venerdì 10 aprile 2020

IL TEMPO DELLA BELLEZZA


Il tempo scorre, ma a noi sembra non passare mai.

Mai come in questi giorni avvertiamo la differenza tra il "tempo della scienza" ed il "tempo della coscienza", per citare Henri Bergson.

Il tempo scorre, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.
Sentiamo rimbombare nella testa gli scocchi delle lancette che scandiscono ogni istante delle nostre giornate.
In nessun modo possiamo incidere sullo scorrere cadenzato ed inesorabile del "tempo della scienza". Qualsiasi cosa accada -anche una pandemia- i secondi si rincorreranno sempre allo stesso ritmo.

Possiamo invece agire con molta più convinzione e con risultati apprezzabili sul "tempo della coscienza", quello che per Bergson è un tempo interiore e soggettivo e che risente sia dello stato d'animo del momento che delle esperienze vissute. 

Il momento particolare che stiamo vivendo non aiuta a distendere gli animi e ad accelerare le ore da vivere vedendo sempre lo stesso, identico cielo bianco del soffitto di casa nostra.

"La bellezza salverà il mondo", diceva il Principe Myskin ne "L'Idiota" di Dostoevskij.

E cosa può esserci di più bello dell'arte in ogni sua forma?

L'arte non è solo nelle piazze, nei vicoli delle città o nei musei, l'arte è intorno a noi in ogni momento e, a volte, è addirittura dentro di noi.

Curiosità e passione ci aiuteranno a ricercare la bellezza in ogni angolo e trasformeranno la nostra casa in uno spazio immenso da esplorare.

Ci dimenticheremo la condizione che stiamo vivendo.

Scrivere storie che da tempo affollavano la nostra mente e che non avevamo mai avuto il tempo di imprimerle sulla carta.
Leggere un libro che non avevamo mai avuto il tempo di leggere.
Guardare un film che non avevamo mai avuto il tempo di guardare.
Disegnare, se ne siamo capaci.
Ascoltare della musica, magari tornando anche indietro nel tempo.

Tutte cose che troppo spesso rimandiamo perché siamo troppo impegnati a correre, senza sapere neanche bene dove.

Ogni cose che ci fa vibrare è arte. Approfittiamo di questo momento per tornare a vibrare, lasciando da parte le corse affannose.

La bellezza forse non salverà davvero il mondo (o forse sì), ma di sicuro ci aiuterà a vivere meglio e ci permetterà di guardare il domani (ed anche l'oggi) con più serenità.

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